Carbonè Meat House, l’arte della macelleria a Palma Campania

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Sostenibilità, parola sempre più presente nella nostra quotidianità e che, quando viene rispettata, fa la differenza.

E’ questa la filosofia che viene adottata da Carbonè Meat House, la braceria di Palma Campania che propone solo la qualità, nel rispetto dell’ambiente.

“La cultura alimentare è la chiave di tutto – afferma Pietro Carbone – che con suo fratello Mario rappresentano la terza generazione di macellai.

“Sforziamoci di cambiare le nostre abitudini, di cucinare e mangiare con criterio ma soprattutto insegniamo ai nostri figli a distinguere cosa e buono e cosa non lo è, e non inseguire le mode del momento. Solo così, torniamo a riscoprire i sapori di un tempo nel ricordo dei nostri nonni”.

Carbonè è una vera e propria oasi per gli amanti della carne di alta qualità e con primi piatti i cui sughi ricordano la tradizione più autentica.

Ad ottobre sono tre anni dall’apertura del locale a Palma Campania in via Trieste 147, che si presenta raffinato ed elegante. Ambiente sofisticato, essenziale ma curato nei dettagli e dove la fredda naturalezza del marmo si intreccia armonicamente con il calore accogliente del legno. Tagli di gran pregio e selezionati con leggendaria cura addobbano un’enorme vetrina, così come una ricco banco di salumi e formaggi che stuzzicano il palato.

Durante la cena stampa che si è svolta pochi giorni fa, i fratelli Carbone hanno proposto un menù dall’intensità pura e aroma inconfondibile grazie all’abile maestria degli chef Francesca Napolitano e Luigi Guarna.

In sala Raffaella D’ambrosio e Alfredo Falciano, diretti da Gina Memmola, pronti a coccolare ogni commensale e prestare costantemente attenzione ad ogni esigenza o richiesta del cliente, sempre con garbo e sorriso. Un delicatissimo carpaccio di manzotta piemontese fa il suo ingresso condito con scarola riccia, pomodorini semi dry e salsa al caciocavallo podolico, a seguire un piatto della tradizione, ziti alla genovese, un tuffo nel passato e secondo l’antica ricetta, che prevede una cottura lenta di 8 ore.

Il risultato? Un gusto leggero, non untuoso o pesante. Prepotenti arrivano al tavolo odori di brace con la tomahawak di manzetta beneventana dry-aged 30 giorni e la T-bon di manzetta prussiana dry-aged 45 giorni, accompagnate da croccanti chips di patate, verdure grigliate, spinaci saltati al burro di Normandia e una calda e morbida focaccia all’olio d’oliva cotta a legna.

Non poteva mancare la dolcezza con un goloso tiramisù.

Il tutto accompagnato da vini dalle etichette ricercate e studiate per rendere ogni piatto un’esperienza unica e memorabile.

Carbonè Meat House, una vera eccellenza sul territorio campano che vanta la materia prima, tratto distintivo di Pietro e Mario, maestri macellai che grazie al papà, loro prezioso punto di riferimento, hanno affinato e consolidato la preparazione nel settore.

Sabrina Ciani