Dal cuore storico dell’Oltrepò Pavese arriva il primo vino vegano dell’azienda Zerbosco.

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La linea di vini Zerbosco accoglie un nuovo nato e si rivolge per la prima volta al mercato cruelty free. È da un vigneto di Costiolo, circa mezzo ettaro sito a 290 metri sul livello del mare, con una perfetta esposizione a Sud-Est, che provengono le uve Croatina (50%), Barbera (40%) e Uva Rara (10%) dalle quali nasce l’Arca, il primo vino certificato vegan dell’azienda di Montù Beccaria.

Il terreno sabbioso-calcareo, l’alta densità d’impianto (4500 piante per ettaro, messe a dimora nel 2005) e una resa inferiore ai 70 quintali per ettaro danno al vino firmato dall’enologo e titolare Alessandro Rovati una concentrazione e una ricchezza straordinarie, che la cernita e la raccolta manuale delle uve, le lunghe macerazioni sulle bucce (fino a 12 giorni in vasca di cemento a temperatura controllata con rimontaggi giornalieri) e l’assenza di procedimenti di filtrazione non fanno che aumentare. Caratterizzato da un colore rosso rubino intenso con sfumature violacee, un bouquet ampio di frutti di bosco, fragoline e ciliegia ha una bocca piena, succosa, persistente e una buona trama tannica che ne fanno l’abbinamento ideale per piatti saporiti, succulenti e caratterizzati dalla presenza di spezie dolci.



La certificazione vegan garantisce che in ogni fase produttiva, dalla coltivazione in vigna, alle operazioni di cantina fino all’imbottigliamento e all’etichettatura, L’Arca è prodotto senza l’impiego di prodotti di origine animale: per la chiarifica sono utilizzate le proteine del pisello, gli inchiostri usati per l’etichetta (realizzata da Melania Fulceri come omaggio all’arca biblica e al suo significato di speranza e rispetto degli animali) sono vegetali e la capsula che racchiude elegantemente il tappo è in gommalacca, posta a suggello di ogni bottiglia con un processo interamente manuale.

L’azienda – Zerbosco
Fondata nel 2020 da Alessandro Rovati, Zerbosco nasce dall’azienda agricola di famiglia, avviata quasi un secolo prima da nonno Angelo e passata poi nelle mani del padre Ermano, nella quale Alessandro lavorava già dal 2015. Oggi sono sei i vini prodotti con uve provenienti da cinque diversi vigneti collinari, i cui nomi (Colombaja, Mugnaga, Butòn, Tabaché e Costiolo), tornano poi in etichetta a indicare la specifica vocazione di ogni parcella di terreno. Croatina, Barbera, Uva Rara, Pinot Nero, Vespolina, Riesling e Malvasia, qui coltivati con alte densità di impianto e rese che non superano i 65/70 quintali ettaro (fino al 50% inferiori a quelle consentite dai principali disciplinari di zona). Con una capacità produttiva di 35.000 bottiglie/anno, l’azienda si affida per la distribuzione dei propri prodotti al gruppo Qualità club selection e alla vendita diretta in azienda o attraverso il canale e-commerce sul proprio sito.