Ripartire dal vino, la mission di Milano Wine Affair.

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Let’s wine together! Milano Wine Affair è pronta a ripartire, con una proposta più che mai ampia, attentamente riformulata secondo la grammatica delle relazioni umane. Il virtuale torna a essere solo un’opzione, mentre al centro c’è la cura del legame profondo tra le persone creato dalla condivisione di esperienze in occasioni conviviali.

Secondo lo studio Il futuro della comunicazione dal vivo – pubblicato dal Research Institute for Exhibition and Live Communication R.I.F.E.L. dell’Università Tecnica di Chemnitz (Germania) – dopo la pandemia, il futuro appartiene agli eventi ibridi, ovvero che integrano il reale con il digitale, quest’ultimo sempre nella modalità in diretta. Nonostante questo, la comunicazione immersiva dal vivo resterà insostituibile per trasmettere esperienze di marca uniche, per i lanci di prodotto, per conoscere nuovi business partner e per il networking, particolarmente necessario in un mondo altamente digitalizzato.

Sempre secondo la ricerca tedesca, la mancanza di scambio diretto faccia a faccia che ha caratterizzato l’home office rende necessario condurre di nuovo dal vivo gli eventi per i dipendenti, perché lo scambio personale è fondamentale.

Che l’evento sia dal vivo, digitale o ibrido – conclude il documento ­– i clienti dell’industria della comunicazione si aspettano allestimenti innovativi e creativi che generino esperienze reali e creino un entusiasmo genuino tra i partecipanti.

Milano Wine Affair – un progetto di CGH Consulting, fondata nel 2019 da Cornelia G. Hassmüller – traduce il fascino e il piacere del buon vino in coinvolgenti percorsi multisensoriali che danno un’anima a eventi, seminari, workshop, attività di team building, momenti di intrattenimento e wine tour.

Come l’arte e la musica, il vino crea una connessione emotiva immediata, anche senza ricorso alla comunicazione verbale. Spinti dalle sensazioni auditive, visive, olfattive, gustative e tattili generate dal nettare di Bacco, entrare in dialogo diventa naturale. La dimensione empatica che si crea tra i partecipanti, in un ambiente professionale ma rilassato, getta le basi per costruire relazioni autentiche e durature. Ecco perché un evento è sempre un’ottima idea per promuovere l’attività di un’azienda, rafforzare la propria rete di contatti o la coesione di un team.
Ho creato Milano Wine Affair unendo la mia personale esperienza come manager di lunga data alla mia grande passione per il vino – racconta la titolare Cornelia G. Hassmüller, membro della Camera di Commercio Italo-Germanica e per quindici anni ceo di Fashion Magazine – con l’obiettivo di offrire alle aziende uno strumento per motivare il proprio staff, conoscere meglio i propri clienti, rinsaldare i rapporti con gli stakeholder comunicando in un modo diverso e più efficace. I risultati ottenuti in questi primi anni di attività – prosegue – costituiscono al tempo stesso una rassicurante conferma e uno sprone a proseguire con maggior convinzione, proprio ora che anche l’estate sembra suggerire il cambiamento che aspettavamo: il rifiorire degli eventi in presenza.

Raccontare la storia di un’azienda con il vino, fare teambuilding o semplice intrattenimento, personalizzare corsi di formazione, winetasting, visite in cantina, tour in enoteca: la parola d’ordine della wine experience multisensoriale firmata Milano Wine Affair è coinvolgere.

La cifra stilistica sono eventi made-to-measure che trasmettono la passione per il vino e permettono di comunicare in modo non convenzionale, una soluzione per le aziende di qualunque settore economico, cantine, consorzi, eventi e fiere del settore vinicolo, agenzie di eventi e viaggi oppure semplici winelover.