C’è una linea sottile, ma solida, che unisce la cucina partenopea alla modernità. È quella tracciata ogni giorno da Pasquale De Simone, executive chef dell’O’Break Restaurant del Renaissance Naples Hotel Mediterraneo, che ha fatto della qualità delle materie prime e della stagionalità il cuore della propria proposta. Un racconto del gusto, della tradizione e del benessere che prende forma nel “Piatto Unico”, un’idea semplice e rivoluzionaria insieme, pensata per chi ha poco tempo ma non vuole rinunciare al piacere di mangiare bene.

«Il nostro piatto unico è completo: carboidrati, proteine, fibre e grassi buoni. Tutto in un solo piatto, bilanciato e stagionale», racconta lo chef, forte di quarant’anni di carriera in cucina tra Capri, Roma e Napoli. Oggi guida una cucina dove l’essenzialità incontra la memoria, e ogni portata racconta una storia del territorio.
Nato e cresciuto a Vico Equense, De Simone porta con sé il patrimonio gastronomico della penisola sorrentina, che si intreccia con naturalezza alla tradizione partenopea. «Vico mi ha insegnato il valore della stagionalità, dell’orto, della semplicità intelligente. È lì che ho imparato a fare cucina vera» – racconta. Un imprinting che si ritrova nei suoi piatti: nella freschezza degli agrumi, nei profumi delle erbe spontanee, nella leggerezza delle preparazioni.
«Siamo cuochi, ma anche ambasciatori dei nostri luoghi. Se uso i piselli 100 giorni, è perché sono tenerissimi, si mangiano anche i baccelli. Se scelgo la cipolla di Montoro per la genovese, è perché la tradizione vuole rispetto e tempo. Almeno sette ore di cottura: la chiamo Genovese 7.0.»
La proposta di “Piatto Unico” cambia ogni giorno, seguendo il ritmo delle stagioni e la disponibilità del mercato locale. Oggi può essere una pasta e piselli con spinaci al vapore e ricotta aromatizzata al limone, domani un’amatissima genovese con carne magra e un letto d’insalata, o ancora spaghetti con peperone crusco e alici del Golfo, accompagnati da un’insalata e pesce azzurro in crosta di panko. Il concetto è chiaro: un piatto veloce, ma curato nei minimi dettagli, pensato per una pausa pranzo sana e gustosa. «Il dopo pasto conta quanto il piatto: la leggerezza non deve mai mancare», sottolinea lo chef.
Da sempre attento alla sostenibilità, De Simone è membro dei Cuochi dell’Alleanza Slow Food: un’adesione che non è solo formale, ma parte integrante della sua visione gastronomica. «Raccontiamo una cultura attraverso i sapori. Non basta cucinare bene, bisogna anche scegliere bene». Ed è proprio questa coerenza tra etica e gusto che rende la sua cucina una tappa preziosa per chi visita Napoli e per chi, ogni giorno, cerca un pranzo che nutra davvero, senza rinunciare al piacere.