Consumi, arriva anche a Crescenzago il cibo a km zero di Campagna Amica martedì 11.

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Dai formaggi di capra a quelli fatti con latte vaccino, dalle carni di pollo al vino dell’Oltrepo Pavese: martedì 11 febbraio 2020, per la prima volta nella zona di Crescenzago a Milano, apre ai consumatori un nuovo farmers’ market di Campagna Amica. L’appuntamento per il taglio del nastro – spiega la Coldiretti di Milano, Lodi e Monza Brianza – è alle ore 9.30 in via Rizzoli 13/A alla presenza di Alessandro Rota, presidente della Coldiretti interprovinciale; Piefrancesco Maran, assessore a Urbanistica, Verde e Agricoltura del Comune di Milano; Caterina Antola e Massimo Scarinzi, rispettivamente presidente e assessore ai Servizi del Municipio 3 di Milano.

 

Ogni martedì dalle ore 8 alle 13 in via Rizzoli – precisa la Coldiretti di Milano, Lodi e Monza Brianza – in un’area attrezzata davanti alla sede di RCS, arriveranno una decina di produttori agricoli con le loro eccellenze a km zero: frutta e verdura di stagione, succhi, formaggi, salumi, carni avicole e bovine, miele, riso, pane e vino. Il nuovo mercato – chiarisce la Coldiretti – si aggiunge agli altri farmers’ market di Campagna Amica già attivi a Milano, da quello coperto di via Friuli 10/A (mercoledì e sabato dalle 8 alle 14, venerdì dalle 16 alle 21) a quello di via Lorenzini 3 (mercoledì e sabato, 8-13), da quello in via Lomellina 1 (mercoledì, 8-13) a quello di piazzale Lotto 15 (venerdì, 8-13).

 

“I nostri mercati sono apprezzati per la qualità e la sicurezza dei prodotti alimentari presenti – spiega Alessandro Rota, presidente della Coldiretti di Milano, Lodi e Monza Brianza – ma anche per il ruolo sociale che svolgono, come ad esempio in questa zona della città dove non sono presenti altri servizi e negozi per i residenti. La richiesta di avere un mercato agricolo – precisa Rota – è partita proprio dal quartiere. Qui, una volta alla settimana, i consumatori troveranno i prodotti di stagione e del territorio e, grazie al contatto diretto con i nostri imprenditori agricoli, potranno sapere sempre da dove arriva il cibo che portano in tavola”.