Intelligenza artificiale e cucina: l’impatto rischioso sulla cucina

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È chiaro che uno dei temi di cui si sta parlando più di frequente nel corso degli ultimi mesi è quello relativo all’impatto che potrebbe avere nelle nostre vite l’uso dell’intelligenza artificiale. Anche nel settore culinario si tratta di una domanda che si sta facendo sempre più diffusa e c’è anche chi ha già provato a sperimentare quanto sopra.

Certo, al giorno d’oggi la tecnologia sta radicalmente modificando la nostra quotidianità in un gran numero di aspetti. Anche nel campo dell’intrattenimento, con il grande successo, ad esempio, di portali dedicati al gioco, come quello delle scommesse NetBet, si sta facendo sempre più spazio l’uso dell’AI. In ambito culinario, nello specifico, sono sempre di più le ricette realizzate da queste intelligenze artificiali, ma non sempre i risultati sono stati in linea con quanto previsto.

L’uso di ChatGPT in cucina

Alcuni tentativi di usare l’intelligenza artificiale in cucina sono miseramente diventati un buco nell’acqua. Tante volte, infatti, si è verificata una richiesta di informazioni per nulla pertinenti rispetto a tale ambito. In seguito a tutti questi tentativi che non sono andati a buon fine, pare ormai che ChatGPT sia migliorato, sviluppando anche una certa abilità in riferimento alla produzione idee di ricette nate basandosi sugli ingredienti reperibili all’interno del frigorifero di casa. Per quanto riguarda gli chef in carne e ossa, è chiaro che si potrebbe trattare di suggerimenti molto interessanti, visto che potrebbero sfruttare delle ricette con solo ingredienti che hanno in casa e che solo all’apparenza sembrano in eccesso. Per tutti coloro che hanno la passione della cucina, ma solo a livello amatoriale, ecco che l’uso di ChatGPT potrebbe anche evitare di perdere tempo nella ricerca di ricette prima di scegliere il piatto da cucinare.

Come si deve sfruttare ChatGPT in ambito culinario

Esattamente come avviene per ogni altro impiego di questo sistema di intelligenza artificiale, uno dei pochi consigli che conviene seguire alla lettera è che bisogna utilizzare una certa specificità nell’ambito delle richieste che vengono presentate a questo programma. Infatti, è piuttosto facile intuire come delle domande fin troppo generiche portano solo a delle risposte altrettanto generiche. Di conseguenza, maggiore è il carico di informazioni che si possono trasmettere al programma, più aumentano le chance di ricevere anche una risposta più complessa e che possa davvero essere usata per la creazione di una ricetta a tutti gli effetti.

Giusto per fare qualche esempio, se si inserisce la stringa “consigli di cucina”, è chiaro che le risposte di ChatGPT saranno altrettanto semplici e banali. Ad esempio, il programma sosterrà di evitare di “riempire eccessivamente la padella”, piuttosto che di “inserire i sapori in modo progressivo”. Insomma, tutta una serie di consigli che in realtà ogni cuoco, anche amatoriale, dovrebbe già conoscere.

Il discorso cambia notevolmente, invece, quando vengono inviati a ChatGPT effettivamente quelli che sono gli ingredienti base per realizzare una ricetta. Ed è chiaro che la richiesta al programma deve essere quella di scrivere un’apposita ricetta correlata a quei particolari ingredienti. Ancora più specifica sarà la risposta nel caso in cui si riuscisse a inserire anche la tipologia di ricetta, così come il tipo di cucina a cui si riferisce e il livello.

Tra le varie ricette che sono state ottenute con ChatGPT da chi ha provato tale servizio, troviamo quella delle cosce di pollo alla francese, con un contorno a base di carote e panna. In questo caso, la richiesta è stata quella di creare una ricetta di un piatto alla francese, inserendo anche gli ingredienti a disposizione all’interno del frigorifero, ovvero le carote, la panna, le patate e il pollo. Una ricetta semplice, che unisce carote e panna per la realizzazione di una salsa dolce in cui si va a cuocere il pollo.